Lo scompenso cardiaco (o insufficienza cardiaca) si verifica quando il cuore diventa troppo debole o ha una ridotta capacità di contrarsi e non riesce a fornire sangue in misura adeguata alle richieste del nostro corpo. Si tratta di una condizione cronica con fasi di aggravamento e colpisce più frequente gli anziani che i giovani; si stima che ne soffra l’1-2% della popolazione italiana, con percentuali maggiori nelle fasce di età più avanzate. Lo scompenso cardiaco è una malattia grave ed in Italia è la prima causa di ricovero ospedaliero dopo i 65 anni di età.
I segni ed i sintomi dello scompenso cardiaco non sono sempre chiari. Nelle fasi iniziali, il quadro clinico può essere asintomatico o evidenziare solamente una sensazione di affaticamento e affanno durante sforzi fisici che può essere trascurata dai pazienti. L’andamento naturale della malattia è tuttavia progressivo e i segnali divengono gradualmente sempre più evidenti.
I sintomi dello scompenso cardiaco sono legati principalmente alla ritenzione di liquidi e alla scarsa ossigenazione dei tessuti, e si può osservare: il gonfiore, in particolare alle caviglie e alle gambe, il gonfiore addominale, l’affanno sia durante uno sforzo che quando ci si sdraia, la stanchezza, l’accelerazione del battito cardiaco o la cute pallida.
Lo scompenso cardiaco viene classificato in quattro classi, in base al livello di limitazione dell’attività fisica:
- Classe I: quando il paziente non presenta sintomi. L’attività fisica abituale non provoca difficoltà respiratorie né sensazione di affaticamento.
- Classe II: scompenso cardiaco lieve, quando l’attività fisica moderata (come salire due rampe di scale o salire alcuni gradini portando un peso) provoca difficoltà respiratorie o sensazione di affaticamento.
- Classe III: scompenso cardiaco da moderato a grave, quando l’attività fisica minima (come camminare o salire mezza rampa di scale) provoca difficoltà respiratorie o sensazione di affaticamento.
- Classe IV: scompenso cardiaco grave. Astenia, difficoltà respiratorie o sensazione di affaticamento presenti anche a riposo (seduti o sdraiati a letto).
In genere, lo scompenso cardiaco è una condizione irreversibile. Esistono tuttavia trattamenti che possono ridurre la sintomatologia e rallentare la sua progressione.
Per ridurre il rischio di insorgenza di scompenso cardiaco è fondamentale mantenere uno stile di vita sano e una dieta sana ed equilibrata.
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